1.2.4 Funzioni ed implicazioni socioculturali

Come si eĢ€ giaĢ€ detto, la Nigeria eĢ€ un paese caratterizzato da intenso multilinguismo e multiculturalismo. La vicinanza delle circa 400 lingue native nigeriane e piuĢ€ di 250 gruppi etnici (Adegbija, 1997) ha da sempre costituito un ambiente dove parlare una certa lingua piuttosto che un altra rifletteva molto sullā€™identitaĢ€ degli individui. Non possiamo dire che la societaĢ€ nigeriana contemporanea sia la stessa di quella incontrata dagli europei al tempo dei primi scambi commerciali, eppure alcune lingue cosiddette tradizionali sono parlate da secoli e tuttora convivono fianco a fianco con nuove varietaĢ€ delle stesse, con lā€™inglese standard, con il West African English (WAE) e con il pidgin.

Nei precedenti paragrafi abbiamo esaminato lā€™evoluzione e la grande diffusione che questā€™ultima lingua ha goduto negli ultimi anni. Oggi, la societaĢ€ nigeriana eĢ€ caratterizzata da intensi flussi di mobilitaĢ€ interni e da/verso lā€™esterno. La migrazione interna verso le cittaĢ€ eĢ€ stato, e continua ad essere, un fenomeno molto influente sulla scelta linguistica della popolazione; persone provenienti da un determinato contesto culturale e linguistico si ritrovano cosiĢ€ a condividere la propria quotidianitaĢ€ con persone provenienti da altri contesti, anche molto diversi.

Le cittaĢ€, come Lagos ad esempio, sono un calderone linguistico dove la necessitaĢ€ di una lingua franca facilmente apprendibile eĢ€ stata un fattore determinante per lā€™espansione del pidgin. Si pensi alle differenze che possiamo riscontrare dal Nord al Sud della Nigeria: da un territorio a maggioranza musulmana, dove la lingua maggioritaria eĢ€ lā€™hausa e dove comunque lā€™arabo, seppur per scopi religiosi, rimane un punto di riferimento molto importante; a un territorio dove i culti (cristiani e tradizionali) si mescolano, come dā€™altronde fanno anche le lingue, e dove le popolazioni parlano soprattutto yoruba e igbo, insieme al pidgin.

In questo panorama, lā€™inglese rimane la lingua istituzionale, adottata nellā€™istruzione e nei media piuĢ€ influenti, ricevendo dalla popolazione un grado di prestigio marcatamente alto in quanto eĢ€ considerata la lingua, tra tutte, che puoĢ€ assicurare una carriera e successi personali altrimenti ritenuti inarrivabili. Le scelte linguistiche della societaĢ€, in un contesto multilingue come quello presentato, possono essere varie e possono risultare influenzate dalle politiche linguistiche nei confronti della lingua ufficiale, nazionale, dellā€™istruzione, del parlamento, dei tribunali, del commercio, dei media, etc. Spesso queste decisioni sono determinate da misure governative (cfr. Webb, 1994, p. 187), come possiamo riconoscere nella scelta del kiswahili come lingua nazionale in Tanzania, del somalo come lingua ufficiale in Somalia e del malese come lingua nazionale in Malesia (Igboanusi, 2008, p. 252). Tutte queste scelte sono a livello della societaĢ€, legate alla pianificazione linguistica da parte delle istituzioni.

Per quanto riguarda le scelte linguistiche degli individui, in un contesto multilingue, cioĢ€ risulta piuĢ€ complesso ed eĢ€ determinato da una serie di fattori (ibid.). La persona bilingue o multilingue compie una scelta decisiva tra piuĢ€ lingue e codici a disposizione, in base alla percezione dellā€™appropriatezza o di una maggiore efficacia in una data situazione o per una funzione particolare.

Alcuni di questi fattori includono scelte governative, etnocentrismi regionali o mancanza di riconoscimento della propria identitaĢ€ regionale e le tendenze linguistiche dei media. Altri fattori possono includere le ā€˜ideeā€™ che il singolo parlante ha della propria lingua (cfr. Gal, 1995, p. 93), lā€™etnicitaĢ€ (Oyetade, 1995; Morais, 1998), lā€™identificazione del ruolo del parlante e la proiezione delle identitaĢ€ sociali (Kristiansen, 2004, p. 3). Inoltre, nellā€™introduzione a un suo articolo sul cambiamento delle tendenze nella scelta linguistica in Nigeria, Igboanusi (2008, p. 252) osserva che Ā«ci sono anche altri fattori che possono influenzare le decisioni linguistiche dei parlanti, quali: il ricevente, lā€™argomento, la situazione, le strategie di esclusione, il genere e lā€™etaĢ€ e infine il contesto socioculturaleĀ». In sostanza, possiamo dire che Ā«i parlanti operano delle scelte tra la varietaĢ€ dei mezzi espressivi offerti dal loro ambienteĀ» (Coulmas, 2006, p. 68)

Lā€™uso della lingua puoĢ€ risultare quindi sia nella creazione di punti di contatto per risolvere distanze sociali, sia nellā€™aumento della distanza comunicativa esistente tra le persone, poicheĢ sono esse a segnare i gradi di intimitaĢ€, solidarietaĢ€, rispetto, taboo, esclusione o discriminazione tra loro; attraverso particolari scelte nellā€™uso del linguaggio e/o nella scelta della varietaĢ€ linguistica di riferimento, manipolando lā€™intonazione e la pronuncia, il vocabolario e le formule espressive utilizzate (cfr. Wolff, 2000). Queste osservazioni si dimostrano quantomai preziose nellā€™esaminare le implicazioni sociolinguistiche legate allā€™utilizzo del pidgin nella societaĢ€ nigeriana contemporanea.

La nozione di dominio dā€™uso, introdotta da Fishman (1965), incontra qui unā€™analisi dellā€™utilizzo della varietaĢ€ non-standard in una societaĢ€ che potrebbe attingere ad un vastissimo repertorio linguistico, rispolverando i fasti delle lingue tradizionali (cfr. Owolabi, 2006) o affidandosi ad una lingua ufficiale marcata come prestigiosa (i.e. lā€™inglese standard, o comunque il WAE). Bisogna qui ricordare che solo 43 milioni di persone, cioeĢ€ circa il 31 per cento dellā€™attuale popolazione nigeriana, possono dimostrare una certa competenza in inglese standard, nonostante sia effettivamente la lingua ufficiale del paese e quella principale adottata per lā€™insegnamento.

Il censimento della popolazione nigeriana rimane ancora un argomento di dibattito, stime ufficiali pubblicate in seguito allā€™ultimo censimento pubblico del 2006 attestano una popolazione di 140 milioni di abitanti; mentre ne sono rilevati piuĢ€ di 190 milioni dalla CIA, reperibili a questo link (ultimo accesso 24/07/2018).

Per cui eĢ€ evidente che i domini dā€™uso di una data varietaĢ€ dipendono molto dalla competenza individuale e dalle possibilitaĢ€ di accesso ai piuĢ€ alti livelli di istruzione. Lā€™inglese rimane quindi una lingua elitaria in Nigeria, utilizzata alle alte sfere del potere e nelle sedi accademiche, mentre per le necessitaĢ€ di tutti i giorni pare prevalere la scelta per il pidgin o per le maggiori lingue tradizionali: yoruba, hausa e igbo (Igboanusi, 2008).

Alcuni studi (e.g. Ohiri-Aniche, 1997; Adegbija, 2001; Schaefer e Egbokhare, 1999; Igboanusi, 2006) hanno fatto notare che cā€™eĢ€ un crescente numero di giovani nigeriani non competenti nelle lingue tradizionali. Questo dipende da vari fattori. Molti genitori istruiti o semi-istruiti, convinti dellā€™assoluta importanza dellā€™inglese come risorsa di autodeterminazione, preferiscono esporre i propri figli a questa lingua piuttosto che a quella tradizionale fin da prima che loro comincino ad andare a scuola (Igboanusi, 2008). In alcuni casi, gli interventi educativi negli asili nidi o nelle scuole materne sono interamente condotti in inglese standard (ibid.). Questo fenomeno si eĢ€ rilevato di pari passo con i processi di urbanizzazione e di migrazione interna, dove una grande percentuale di bambini, non essendo piuĢ€ esposti alla lingua etnica di riferimento, hanno imparato lā€™inglese una volta cresciuti nelle grandi cittaĢ€.

Alla luce di tutto questo, si fa spazio una domanda: quale inglese? In una ricerca condotta da un professore universitario (Oreoluwa, 2015), risulta che molti giovani nigeriani non riconoscano effettivamente la differenza tra lā€™inglese e il pidgin, ingannati dal lessico anglosassone presente nella lingua. Secondo Oreoluwa (2015) questo eĢ€ un problema per il futuro dellā€™istruzione e della societaĢ€ nigeriana, in quanto lā€™utilizzo e lā€™espansione di questa varietaĢ€ rischiano di sconvolgere lā€™establishment dellā€™inglese come lingua ufficiale, lasciando i giovani senza gli strumenti linguistici per poter ottenere un impiego dignitoso o condurre i propri studi in maniera efficace. Nonostante la maggior parte degli studenti in Nigeria impari lā€™inglese come una lingua seconda e le lezioni vengano condotte in inglese standard, il pidgin pare interferire nellā€™acquisizione della lingua piuĢ€ delle loro lingue madri (Oreoluwa, 2015, p. 35).

Nella ricerca, Oreoluwa ha condotto delle interviste tra i giovani studenti presso una scuola pubblica (Federal Government School), ponendo alcune domande sul pidgin, sul suo utilizzo e le loro competenze a riguardo. I risultati sono stati rappresentati in una schema che riportiamo qui di seguito (Oreoluwa, 2015, p. 38).

Questa ricerca e i suoi risultati sono simili a quelli di uno studio giaĢ€ citato (Onjewu e Okpe, 2015). Anche gli scopi e le conclusioni di entrambe le ricerche non differiscono di molto: problematizzare lā€™utilizzo della varietaĢ€ non-standard a scapito dello standard e pianificare una soluzione a questo problema; secondo gli autori sarebbero necessari interventi di rafforzamento dellā€™inglese e di sensibilizzazione allā€™abbandono del pidgin per evitare un eventuale collasso intellettuale della Nigeria, ma la scelta linguistica della popolazione sembra chiara.

Vero eĢ€ anche che gli studenti universitari riconoscono lā€™importanza dellā€™inglese standard e non desidererebbero spodestarlo dalle lezioni, ma per tutti gli altri domini dā€™uso preferiscono il pidgin (Onjewu e Okpe, 2015). Questo eĢ€ probabilmente dato dal fatto che, come osserva Babawilly (2001) Ā«il pidgin eĢ€ una lingua divertente percheĢ la si parla con spirito, emozione e un sacco di gestiĀ». Anche Bamgbose (1991, p. 291) si pronuncia a favore a riguardo, affermando che il pidgin Ā«eĢ€ geograficamente presente in tutta la Nigeria e parlato da nigeriani di origini diverse, inoltre eĢ€ indigeno alla Nigeria percheĢ si eĢ€ originato, eĢ€ sostenuto e si espande qui in NigeriaĀ».

Per trasmettere in maniera piuĢ€ efficace il significato di queste ultime affermazioni, riportiamo le parole di alcuni recenti studi sulla sociolinguistica del pidgin (Rotimi, 2015; Akhimien, 2004). Rotimi, in suo lavoro ā€“ interessante anche dal punto di vista della pura stesura, in quanto riporta il titolo in pidgin e lā€™abstract in inglese con consecutiva traduzione in pidgin nigeriano ā€“ illustra le motivazioni per lā€™operazione delle scelte linguistiche di cui abbiamo parlato poco sopra. Per cui Ā«the need for social identification, informal bonding, and solidarity has been given as one reason Nigerians, even the highly educated, speak English-based pidgin in domains where Standard English would have been the normal language of communicationĀ» (Rotimi, 2015, p. 11). Nello stesso articolo, Rotimi cita unā€™intervista rilasciata dal musicista e artista nigeriano Fela Anikulapo Kuti, prima di un suo viaggio negli Stati Uniti. Giudicata molto interessante per la nostra trattazione, la riportiamo qui di seguito (Rotimi, 2015, p. 11):

When the English language came, the Africans subconsciously felt the language was too stiff. Africans have very virile language models. That is why in Africa there are over two thousand languages. So they have to find the language that could make them feel that they still wanted to be together and not allow this English to divide them among themselves. Everything was European background. The upbringing, the teaching, the school. My father was a pastor and everything had to be English. We were not even allowed to speak our countryā€™s language in school. They called our languages vernacular ... I was thinking to myself that if I want these Africans to hear me well, I canā€™t speak in this language because they wonā€™t understand. So I have to speak in the language that they all understand and that is the broken English. (Fela Kuti)

TRADUZIONE ā€œQuando arrivoĢ€ lā€™inglese, gli africani inconsciamente sentirono che la lingua era troppo rigida. Gli africani hanno modelli linguistici molto virili. Ecco percheĢ in Africa ci sono piuĢ€ di due mila lingue. Per questo dovevano trovare una lingua che potesse farli ancora sentire di voler stare insieme e non lasciare che lā€™inglese li dividesse ulteriormente. Tutto era a sfondo europeo. La crescita, lā€™insegnamento, la scuola. Mio padre era un pastore e tutto doveva essere in inglese. A noi non era permesso parlare la nostra lingua a scuola Le nostre lingue erano chiamate vernacolari ... Pensavo tra me che se avessi voluto farmi capire bene dagli africani, non avrei potuto parlare in questa lingua percheĢ non avrebbero capito. Allora dovevo parlare nella lingua che tutti potevano capire, e questa eĢ€ il broken english.ā€

Rotimi stesso, nelle note al suo articolo, riporta che tracciare la data e il titolo esatti dellā€™intervista eĢ€ stato difficile, poicheĢ il video eĢ€ ampiamente disponibile in maniera piratata in Nigeria. Ā«I have not been able to trace the date/title of this interview which is widely available in pirated form in Nigeria.Ā» (Rotimi, 2015, p. 17).

Evidentemente, la necessitaĢ€ di farsi capire da tutti ā€“ e non solo da unā€™eĢlite spesso socialmente distante ā€“ eĢ€ uno dei fattori determinanti nella scelta linguistica dei nigeriani, i quali conseguentemente preferiscono il pidgin (i.e. broken English).

Contestualmente alla crescita e allā€™espansione del pidgin nigeriano, si eĢ€ potuta osservare la nascita di una cultura condivisa dai parlanti della lingua, con i loro riferimenti alle produzioni culturali e artistiche nate in seno alla comunitaĢ€ che cominciava estensivamente a utilizzare il pidgin. Fela Kuti eĢ€ stato sicuramente uno dei pionieri artistici, ma non eĢ€ stato lā€™unico. Sebbene la sua aura e la sua fama siano ormai divenute leggendarie, altri artisti contemporanei hanno deciso di dedicarsi alla produzione di opere tenendo questa lingua come loro riferimento. Tra le tante manifestazioni contemporanea dellā€™adozione della lingua sui media, si eĢ€ vista nascere, a Lagos, Pidgin Radio. Impossibile non citare lā€™enorme produzione cinematografica nigeriana, la cosiddetta Nollywood, grazie alla quale si annovera oggi una intensa produzione di film , serie tv e video, i quali fanno un uso molto consistente delle lingue indigene, tra cui ā€“ come abbiamo visto ā€“ il pidgin.

Recentemente, anche la BBC ha deciso di ampliare la propria offerta di servizi di informazione in Nigeria, aprendo il sito online BBC | Pidgin. Questo ampliamento dellā€™offerta linguistica di uno dei maggiori news broadcaster al mondo eĢ€ sicuramente significativo ed ĆØ piuttosto recente (2017). Riportiamo le parole di un articolo del New York Times a riguardo:

The expansion, the BBCā€™s biggest since the 1940s, was funded by a British government grant of about 290 million pounds, or $380 million. In addition to West African Pidgin English, the service now delivers news in Afaan Oromo, Amharic, Tigrinya (languages spoken in Ethiopia, Eritrea and other parts of Africa); and in Gujarati, Marathi, Punjabi and Telugu (spoken in India), among others. It plans to add the West African languages Igbo and Yoruba next year. Fonte

EĢ€ possibile immaginare che una tale espansione sui mass-media possa significare anche una importante area di investimento per lā€™industria pubblicitaria e del marketing. Infatti molte pubblicitaĢ€ includono il pidgin come lingua per i propri messaggi promozionali. Sono stati condotti alcuni studi sullā€™ortografia del NPE nelle pubblicitaĢ€, con risultati interessanti (cfr. Endong, 2015).

In queste pagine abbiamo visto il fenomeno solo marginalmente, per esigenze di trattazione ci limiteremo a questa breve introduzione, le cui implicazioni chiaramente si riflettono nella popolazione nigeriana ā€“ in particolare i giovani ā€“ emigrata e giunta in Italia, i quali sono coinvolti nei corsi di lingua e cultura italiana in tutto il paese. Spesso, le ideologie linguistiche riscontrabili in un paese come la Nigeria non sono dissimili da quelle che possiamo osservare in un altro paese come lā€™Italia. La tendenza a considerare lā€™inglese standard una lingua franca efficace per comunicare e condurre lezioni di italiano come lingua seconda, alla luce di quanto esposto risulta forse riduttiva nei confronti della complessitaĢ€ del contesto multilingue di origine degli studenti. La quantitaĢ€ di studi sulle implicazioni sociolinguistiche del pidgin nigeriano eĢ€ in aumento negli ultimi anni, per una trattazione piuĢ€ approfondita rimandiamo il lettore a confrontarsi con autorevoli studi e pubblicazioni a riguardo.

Cfr Idiagbon-Abdullahi, 2010; Akhimien, 2004; Ayodabo, 2015; Babalola e Rotimi, 2009; Chiluwa, 2010; Ewata, 2015; Endong, 2015; Igboanusi, 2008, Onjewu e Okpe, 2015; Oreoluwa, 2015; Osoba, 2014; Owusu, 2016

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